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SHAKTI - comprendere cos'è l'energia femminile

Viviamo in un momento storico in cui la sfera della sessualità, di per sé molto intima e preziosa, viene socialmente maltrattata.

Nel corso dei secoli il valore ed il significato della sessualità, soprattutto della sfera legata al femminile, si è completamente trasformato.

Se ricostruiamo il percorso storico scopriamo che il primo simbolo spirituale si trova all'ingresso delle caverne paleolitiche, ed è raffigurato dalla vulva, che rappresenta la soglia, l'ingresso alla vita, il distacco dalla morte.

Nelle civiltà antiche le donne godevano di una grande libertà sessuale, soprattutto tale libertà era strettamente connessa alla loro spiritualità, in una perfetta ed armonica unione tra mente e corpo. Nella società moderna sembra, invece, si sia perso questo senso di interezza tra spirito e corpo.

Una radice di questa scissione la individuiamo nella mitologia classica dell'antica Grecia, dove si verifica la frammentazione di Gaia, l'antica dea Terra, creatrice, in più divinità diverse, che rappresentano ognuna un singolo elemento, creando, così, degli stereotipi ancor oggi presenti. Afrodite assume l'aspetto dell'amante sensuale (quindi della donna legata alle passioni), Demetra assume il ruolo materno, Era, moglie gelosa, rappresenta la frustrazione, Artemide relegata in terre selvagge rappresenta l'aspetto di isolamento della donna, ed Atena racchiude in sé razionale e mentale....per non parlare di Ecate ed Estia, i due aspetti della spiritualità messi in contrapposizione e separati.

L'originaria interezza della donna è stata quindi spezzettata qualche millennio fa.

E da questo allo stereotipo dei ruoli il passo è stato breve.

Si crede erroneamente che il periodo più buio e più repressivo rispetto al potere femminile sia durante il Medioevo, invece non è così, il periodo peggiore va dal 1487, data della pubblicazione del Malleus Maleficarum, al maggio 1693 quando terminarono i processi di Salem, la più terribile persecuzione della storia.

Con la pubblicazione del: "Malleus Maleficarum" il clero cattolico dell'epoca accusava le donne di atti di lussuria e di fornicazione di ogni genere, e dichiarava apertamente che ogni donna capace di guarire era per definizione una strega e che sarebbe stata bruciata. Le donne venivano violentate e torturate, poi messe al rogo, spesso davanti ai figli. La Chiesa confiscava i beni delle donne che uccideva, arricchendosi con il saccheggio. I documenti parlano di interi villaggi in cui le donne vennero annientate, è stato un autentico genocidio.

Il frutto di questa scissione e repressione vive ancora oggi se ci soffermiamo a guardare meglio i messaggi che la nostra cultura offre.

Questo potrebbe spiegare, almeno in parte, le difficoltà relazionali che si riscontrano. Difficoltà legate al rapporto uomo-donna, in cui è difficile stabilire un contatto, un incontro, tra due polarità che si attraggono e si fondono, armonicamente; è più frequente invece, che si verifichino delle contrapposizioni, dovute forse, anche alla paura reciproca del potere dell'altro.

Per compiere un passo evolutivo, per trasformare la confusione, che regna oggi, nel vivere le differenze di genere, è necessario fare un ritorno alle origini, a riscoprire, cioè, il Sacro in noi e di conseguenza nell’altro.

È quindi necessario recuperare la propria interezza, il contatto emotivo con se stessi, e con l'altro.

Il modo in cui la donna vive la propria femminilità è collegato al suo equilibrio e alla stima di sé che ha raggiunto e questo va a condizionare in modo costruttivo o distruttivo il messaggio che invia all’uomo.

Entrare in contatto con la propria spiritualità, emotività, e con quella del partner, consente di raggiungere dei livelli di intensità, che aprono degli orizzonti interiori completamente nuovi. La mente razionale è scossa da questa intensità al punto che vorrebbe afferrarla e controllarla per poterla reprimere.

Riuscire a lasciarsi andare, lasciare entrare l'uomo nello spazio della donna (e viceversa) accogliendo ed accettando le differenze con serenità, permette di accedere ad una spiritualità che aiuta la disintossicazione del corpo e della mente e consente al cuore di aprirsi e nutrirsi dell'Amore che offre e che riceve.

Dentro di noi abitano forze misteriose, che gli uomini antichi identificarono con gli Dei: sono loro che danno senso alla vita.

Se riduciamo tutto a un calcolo in cui contano solo gli oggetti, l’esistenza naufraga nel non senso.

Ma le energie sconosciute, gli Dei, non hanno smesso di abitarci. Basta affidarsi alla vita, lasciarle fare...

A un mondo costruito sul fuori, sull’esterno, sull’apparire interessano molto di più le cose da sfoggiare o un po’ di soldi piuttosto che le risorse interne.

Eppure nelle risorse interiori sono nascosti gli unici tesori che possediamo.

Lì abita il senso della vita.

Le persone vere girano per il mondo con le loro passioni segrete, si riconoscono come diverse da tutti gli altri. Difendono il loro spazio vitale, il loro essere diversi da tutti, sono un mistero e sono una benedizione.

Sono gli uomini e le donne che le forze primordiali desiderano incontrare.

immagine di Shiva Ardhanarishvara (metà maschile e metà femminile)

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