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I Guna

Secondo il sistema filosofico SAMKHYA, l'intera realtà scaturisce dalla relazione fra due princìpi onnipervadenti ed eterni: quello pluralistico dei purusa e quello evoluzionistico della prakriti, la materia.

I purusha sono gli spiriti delle individualità umane, le monadi spirituali, che sono di numero infinito.

Prakriti è completamente pervasa da tre qualità costitutive, i Guna: Sattva, Rajas e Tamas.

Sattva: luminosità, consapevolezza, saggezza, salute, solarità, virtù, pace, calma, felicità, vita. Corrisponde ad una predisposizione propria di esseri dediti all'evoluzione illuminata..

Rajas: passione, attività, eccitazione, desiderio, egoismo, attaccamento, oscillazione, instabilità, dolore. Corrisponde ad un impulso espansivo che s'incontra in esseri determinati dall'azione.

Tamas: ignoranza, oscurità, indolenza, pigrizia, inerzia, staticità, illusione, apatia, indifferenza, morte. Corrisponde all'oscurità che domina gli esseri meno evoluti, soggetti che rifiutano i cambiamenti e non ammettono i propri limiti., particolarmente manipolatori

Dato che i Guna permeano tutto il creato, anche il cibo e le abitudini di vita sono soggetti a caratteristiche di uno dei tre Guna, e determinano la qualità costitutiva dell'individuo.

Un esempio di abitudini sattviche: consumare cereali, verdure, frutta, preparati con amore e consumati senza fretta, mangiare senza eccedere e dedicandosi con piena consapevolezza al cibo e alla masticazione.

Un esempio di abitudini rajasiche: caffè, tè, tabacco, cioccolato, zucchero, mangiare in fretta.

Un esempio di abitudini tamasiche: i tamasici amano le sostanze che appesantiscono e obnubilano, alcolici, droghe, cibi fritti, cibi in scatola, cibi fermentati , l'aceto; mangiare in piedi, in fretta, facendo altro.

Le tre qualità costitutive a volte si mescolano, anche chi tende ad essere Satwa può avere periodi Tamas, o Rajas, chi è in cammino però dovrebbe avere cura di non scivolare nello stato più primitivo e lavorare sempre per dare alla luce la versione migliore di sè;

come fa il fior di loto, che pur avendo le radici nel fango si eleva puro nella Luce.


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