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Perché ci si veste di bianco nella pratica Yoga Tradizionale?

  • Femi
  • 30 ago 2022
  • Tempo di lettura: 1 min

Il colore è vibrazione, il bianco è quello che illumina e riflette di più, respinge l’energia pesante; Il bianco è il colore di chi dona, di chi benedice e diffonde luce.

Il bianco racchiude in sé l’energia di tutti i colori in equilibrio; è relativo al Sattva Guna, l’energia della luce, della gioia e della saggezza; ecco perché indossarlo produce una risonanza positiva in tutte le nostre cellule: richiama un senso di pace e il viso si illumina.

Noi siamo luce, nella pratica usiamo il bianco per “ricordarcelo”.

Gli abiti sono fatti di cotone semplice, sono essenziali, senza fronzoli, larghi in modo da permettere tutti i movimenti.

Denota semplicità e umiltà, caratteristiche da ricercare dal praticante yoga per allontanarsi dalle dinamiche di competitività, almeno nella pratica.

Indossando il colore bianco si espande il proprio campo energetico, ogni pezzo di materia ha un’aura di circa mezzo metro, ogni animale ha un’aura di circa 1 metro, ogni essere umano ha un’aura di circa 3 metri, se indossiamo il cotone e il bianco la nostra aura si accresce.

Quindi vestire di bianco accresce l’armonia dei nostri movimenti, in questo modo fluiamo nell’onda energetica universale, secondo i principi del non-duale, per cui l’universo è in noi e noi siamo parte dell’universo.

Detto questo, vestire di bianco non deve essere imposto, e neppure va fatto perché lo fanno gli altri, si può iniziare semplicemente vestendo comodi e poi sentire, nel tempo, di voler apportare un cambiamento nel proprio abbigliamento, scoprendo il piacere di indossare la kurta punjabi, di cotone bianco, magari cucita in Asham cantando Mantra.

Shantimitra

Yogi Bhajan ha detto: “Travel light, live light, spread the light, be the light”.

 
 
 

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